Responsive Design e SEO costituiscono un binomio di difficile realizzazione, ma dai risultati potenzialmente eccellenti.
Per Responsive Design si intende il particolare layout di un sito Web, di un blog o di un e-commerce, che è capace di adattarsi perfettamente alla navigazione da dispositivi mobili, come tablet e smartphone. Non solo.
Il Responsive Design è anche in grado di formattare le pagine Internet in funzione della diagonale e della risoluzione di differenti schermi per computer, così che i contenuti vengano visualizzati per intero pur se con diversa disposizione degli elementi (post, widget, testi presenti nella head o nel footer).
Un esempio di questo tipo di struttura è rappresentato dallo stesso sito Web di Handergy. Su di un display ampio e ad alta definizione la home page viene visualizzata come nell’immagine riportata in alto. Su di uno smartphone l’impaginazione cambia sensibilmente, come dimostrano i seguenti screenshot.


Con un po’ di attenzione si nota che il Responsive Design non si limita alla riformattazione dei contenuti, ma interviene anche nella configurazione dei menu. I quali, per lasciare posto ad altri elementi e compensare il ridotto spazio disponibile, assumono struttura “a tendina”.
Le complicazioni della SEO
Abbiamo detto che il compito di mediare tra i requisiti della SEO e del Responsive Design non è certamente tra i più facili. Per una ragione di fondo: i layout “adattivi” necessitano di un cospicuo set di istruzioni PHP / HTML e soprattutto CSS, volto ad identificare il monitor sul quale avviene la rappresentazione per adeguare automaticamente la conformazione delle pagine.
La SEO, al contrario, pretende la migliore ottimizzazione, lo sfoltimento e l’eliminazione di qualunque stringa di codice che non sia finalizzata ad agevolare il monitoraggio e l’indicizzazione operati dagli spider dei motori di ricerca.
Esperienza e competenza tecnica possono compensare esigenze tanto contrastanti se non addirittura contrapposte, ma è sempre necessario che il webmaster valuti caso per caso la struttura più opportuna. Anche in funzione di eventuali plugin ed estensioni installati nei CMS come Joomla! e WordPress, o in applicazioni e-commerce come Magento.
Perché il Responsive Design
In ossequio alle regole della Search Engine Optimization, specialmente nei casi in cui il buon posizionamento nelle SERP è un imperativo strategico, può talvolta rendersi necessario rinunciare al Responsive Design. Ma si tratta – ovviamente – di occasioni sporadiche, rare.
Il più delle volte la capacità di adeguarsi a differenti monitor rappresenta invece per i siti Web una priorità imprescindibile, capace di influenzare sensibilmente indici come bounce ed exit rate, e conseguentemente i lead ed il tasso di conversione.
D’altra parte, come testimoniano i dati statistici più recenti, l’accesso ad Internet da smartphone ed altri device più o meno tascabili si fa sempre più frequente, ed è destinato a tradursi prossimamente come fenomeno di massa di gran lunga superiore a quello che ha caratterizzato negli anni la fruizione del Web da computer.
In definitiva, come spesso accade, la soluzione migliore è nel mezzo: un sito Web pienamente ottimizzato sotto il profilo SEO, ma altrettanto curato nell’aspetto, nella grafica, e dunque dotato di un Responsive Design capace di garantire superiori parametri di compatibilità ed accessibilità.

spunti molto interessanti… 🙂
grazie